Come utilizzare il nastro adesivo nel modo corretto: te lo spiega Fada Imballaggi

Maggio 22 2023
nastro rinforzato

Tutti noi conosciamo il nastro adesivo, che come ben sappiamo, è entrato nella nostra quotidianità. Ma ti sei mai chiesto qual è il modo corretto per utilizzarlo? Se la risposta è no, allora continua a leggere!

Indubbiamente lo scotch, in tutte le sue forme, è qualcosa di presente in tutte le nostre vite: lo abbiamo usato decine se non centinaia di volte per le più differenti esigenze: per attaccare i nostri disegni sulle pareti di casa, per incartare i regali, per chiudere dei pacchi prima di spedirli, per dare delle riparazioni di fortuna, per dipingere senza sbavare e via dicendo.

Ma ti sei mai chiesto quali sono le sue origini? Iniziamo da qui

Oggi diamo per scontato il nastro adesivo, anzi, ci sembrerebbe strano non avere un rotolo in casa al momento del bisogno. Ma di certo non è sempre stata così. Da millenni esistevano delle colle, ma per avere dei nastri adesivi, dobbiamo aspettare il Novecento.

Il nastro adesivo nasce nel 1935, in quell’azienda che sarebbe diventa la 3M, che al tempo produceva carta abrasiva. L’idea fu quella di realizzare dei nastri con un lato adesivo, facili da attaccare, per permettere a chi doveva verniciare degli oggetti di avere dei margini da mettere e togliere in fretta. La storia del nastro adesivo è lunga meno di un secolo, ma in questi decenni, sono stati inventati tanti tipi differenti di nastro.

Nastro adesivo: tipologie ed utilizzi

Per usare il nastro adesivo in maniera corretta è necessario sapere quale tipologia acquistare, in base alle proprie esigenze.

In linea di massima, per capire come funziona il biadesivo industriale è bene sapere che è composto principalmente da due parti: sopra c’è il supporto, che dona resistenza al nastro, e che è tendenzialmente ricoperto da una finitura che permette alla striscia di essere arrotolata senza appiccicarsi irrimediabilmente; sotto c’è l’adesivo vero e proprio, che può essere più o meno potente.

In base ai materiali utilizzati per le due parti, abbiamo tipologie di nastro adesivo diverse, come per esempio il nastro di carta, usato soprattutto per i lavori di mascheratura, essendo economico, facile da usare e facile da rimuovere senza lasciare traccia, o ancora il nastro adesivo isolante, ovvero quel particolare tipo di scotch che viene utilizzato dagli elettricisti per isolare per l’appunto i fili elettrici. Ancora a seguire abbiamo il nastro adesivo per tappeti e per moquette, pensato per posizionare questi strati di tessuto in modo stabile ed anche il nastro telato americano, il nastro biadesivo e così via. Ci sono nastri in carta, per l’appunto, ma anche in tela, in PPL, in PVC, in gomma, con fibra di vetro… non c’è che l’imbarazzo della scelta!

Prima di usare il nastro adesivo è necessario pensare a cosa si desidera fare: per chiudere un pacco pesante sarà necessario usare un nastro biadesivo forte, laddove invece per appendere un foglio di carta alla parete basterà semplicemente dello scotch debole, come lo si può trovare in cartoleria.

É poi necessario pensare alla superficie su cui l’adesivo verrà applicato. Sulle superfici lisce, in linea di massima, non ci saranno problemi, laddove invece sulle superficie ruvide il nastro adesivo avrà minore area di contatto, e quindi meno potenza.

A ridurre la tenuta di un nastro adesivo è poi l’eventuale sporcizia di una superficie, con polvere e grasso che compromettono inevitabilmente la tenuta del nastro.

Adesso, dopo la lettura del nostro articolo, siamo certi che farai la scelta giusta e troverai il nastro adesivo che più si adatta alle tue esigenze! Contattaci e naviga il nostro sito. Saremo a tua disposizione.